L'Italia è tra i Paesi sudoccidentali che non verrebbero protetti da un eventuale attacco dall'Iran dal progetto americano di un sistema di difesa missilistico europeo. Lo afferma il segretario generale della Nato, Jaap de Hoop Scheffer, in un'intervista al Financial Times. "In materia di difesa missilistica non ci possono essere paesi di serie A e paesi di serie B, all'interno della Nato – afferma. – Per me l'indivisibilità della difesa resta il principio guida".
Secondo il quotidiano finanziario, il sistema progettato dagli Stati Uniti coprirebbe quasi tutta l'Europa, ma con l'esclusione di alcuni paesi sudoccidentali (Turchia, Italia e Grecia), che hanno bisogno di un sistema aggiuntivo a corto raggio per via della loro vicinanza all'Iran.
Secondo il segretario generale della Nato, il sistema americano andrebbe affiancato da un sistema missilistico europeo 'di teatro', che sia operativo entro il 2010. "In una fase successiva si potrebbe mettere in atto una correlazione fra i due sistemi", ha ipotizzato.
De Hoop Scheffer è anche convinto che l'Europa debba dotarsi di un sistema di difesa missilistica: "C'è ogni motivo per crederlo (che i paesi Nato possano essere bersaglio di un attacco missilistico, ndr), stanti i test missilistici nordcoreani e il potenziale iraniano e quello che gli iraniani vengono predicando", ha commentato il segretario generale Nato, che ha liquidato la netta opposizione russa al sistema americano osservando che i dieci missili intercettori di cui è prevista l'installazione in Polonia "nondiminuiscono la capacità della Russia di colpire per prima".